Strategie
preventive
Per diminuire le
emissioni di CO2 nel settore energetico esistono
le
cinque
possibilità seguenti:
‒ Trasformazione più efficace delle fonti
energetiche fossili:
Aumento del rendimento della
produzione di elettricità, per esempio a mezzo della
cogenerazione (abbinamento
forza-calore, vol. 2 paragr. 5.4)
‒ Impiego di vettori energetici con tasso di carbonio
minore:
Sostituendo al carbone (25 kg
C/GJ) e al petrolio (20 kg C/GJ) il gas naturale (14
kg C/GJ)
(vol. 2, [1.19]).
Le perdite di gas metano nei
luoghi di perforazione et nelle pipeline debono essere ridotte,
contribuendo esse in modo non
trascurabile al rinforzamento
dell'effetto serra.
‒ Decarburazione dei gas di combustione oppure dei
combustibili fossili utilizzati per le centrali:
Estraendo e depositando il CO2
proveniente dai gas di scarico o trasformando il carbone e
l'olio
combustibile in combustibili ad alto tenore d'idrogeno con tecnologie
avanzate (sempre
depositando il CO2
prodotto). A medio termine, questa
strategia potrebbe essere favorita
dall'introduzione delle pile a
combustibile (vol. 2, cap. 8).
L'efficacia et la compatibilità
ambientale dei depositi di
CO2 deve ancora essere esplorata e verificata.
‒ Impiego della tecnologia nucleare per la produzione
di elettricità:
Sostituendo il carico di base
delle centrali a combustibile fossile (soprattutto di quelle a carbone)
con centrali nucleari: I
problemi che riguardano la sicurezza di
funzionamento delle centrali e il
trasporto e deposito dei
materiali
radioattivi devono essere risolti in modo convincente e
politicamente
accettati.
‒ Impiego di tutte le fonti di energia rinnovabili:
Incoraggiando e promuovendo tutte
le tecnologie che portano a sfruttare la piccola forza idraulica,
la
biomassa, le forze eoliche, la geotermia e l'irraggiamento solare. Le
condizioni economiche
generali e politiche che
favoriscono queste
tecnologie debbono essere rinforzate. Una rimunerazione
generosa dell'energia rinnovabile
immessa in rete è sopportabile a corto termine, favorisce le
innovazioni
ed è quindi efficace nei
lunghi tempi.
La combustione della biomassa
libera del CO2 che sarà poi riassorbito dalla
fotosintesi
purchè la vegetazione sia
rimpiazzata (per soddisfare la condizione base
di
sostenibilità).
Per evitare la
destabilizzazione del clima è controindicato contrapporre una
strategia all'altra.
Tutte le possibilità debbono essere
esplorate e messe in opera.
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